Photogallery
Il bancone e gli arredi del centro ricreativo di Cesara……..molto più di un progetto……
Un grande piacere ed un onore per me l’avere contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto, talmente inconsueto da meritare una progettazione attenta, consapevole e celebrativa di una comunità operosa, unita, motivata, come quella di Cesara.
Su tali basi è nata l’idea di creare un allestimento scenico che non fosse fine a se stesso, ma che narrasse, attraverso immagini, frasi e proverbi (anche in dialetto)quella che era la reale storia di Cesara e dei suoi abitanti.
Ho quindi chiesto se esistesse una documentazione alla quale attingere, sulla quale costruire una sorta di mostra permanente in cui gli attori fossero i cesaresi, nelle loro gestualità, nei loro momenti di vita, nella loro socialità, proprio per fissare questi istanti e tramandare questo spirito.
Ne è uscito un mosaico variopinto, eclettico, divertente, dolce e talvolta malinconico, che ha costituito il filo conduttore di tutta la realizzazione.
Si è giunti quindi alla doppia funzione degli elementi architettonici, diventati sostanzialmente “parlanti”: il banco bar , come una sorta di rullino che si snoda, racconta una storia, le porte della cucina e della dispensa divengono spazi espositivi depositari di momenti di vita ;lo spazio tra le due colonne metalliche una cornice ideale per celebrare l’amico Tiziano( al quale è dedicato il centro ricreativo), Sindaco di Cesara, unitamente all’amico Claudio, che nel corso della loro vita si sono dedicati a Cesara, seppur attraverso ruoli diversi.
Gli stessi tavoli sono libri aperti, e raccontano, in modo semplice e diretto, la loro parte di storia, proverbi e modi di dire.
I diversi colori dei tavoli e le sedie con differenti forme, stanno ad indicare che elementi diversi arricchiscono reciprocamente la spazialità, plasmandola e componendola con un risultato comunque armonico, una sorta di metafora della vita.
Così come armonica e variopinta è stata la collaborazione con il gruppo di Cesaresi con i quali mi sono confrontata negli ultimi mesi e dei quali ho profondamente apprezzato la disponibilità e la schiettezza.
Questo progetto li ha molto coinvolti: la ricerca delle immagini, delle filastrocche, dei proverbi, è stata motivo di incontro, approfondimento di conoscenza reciproca, ricordo del passato, progettualità per il futuro,: di socializzazione nella sua accezione più ampia, creando spunti anche per valorizzare e promuovere , in futuro, il patrimonio storico, documentale ed iconografico esistente, senza in alcun modo dimenticare il passato, dando quindi senso compiuto a quelli che erano i miei intenti progettuali.