Photogallery
- Casa al Lago 2019
- Alloggio AMICA 2020
- il Rifugio 2020
- Crema e cioccolato San Maurizio d'Opaglio 2019
- Alloggio Eva Orta San Giulio 2019
- Terre armate e parcheggi 2019
- Osteria della Corte Borgomanero 2019
- Il Rudere Pella 2015-2019
- HEXCELL centro estetico e parafarmacia Borgomanero giugno 2018
- La casa di Angela 2016-17
- Il Bosco Incantato Ameno 2016
- Sala Lettura San maurizio d'Opaglio 2016
- Il Loft Azzurro 2014-15
- autorimesse interrate 2015
- Alloggio in Borgomanero 2014
- Cà Mea Orta San Giulio 2014
- monolocale corallo e perla 2002
- lo splendore del bianco 2011
- Residenza Santa Lucia -Armeno- 2005
- Alloggio Cesara ristr. 2015
- centro Arte Danza Pella 2012 -Vivi e danza-
- Il Circolo di Cesara (Interni)
- Cascinale a Fontaneto 2012
- Cafè des Arts Orta San Giulio 1998
- carrellata di lavori.....
Il bancone e gli arredi del centro ricreativo di Cesaraâ¦â¦..molto più di un progettoâ¦â¦
Un grande piacere ed un onore per me lâavere contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto, talmente inconsueto da meritare una progettazione attenta, consapevole e celebrativa di una comunità operosa, unita, motivata, come quella di Cesara.
Su tali basi è nata lâidea di creare un allestimento scenico che non fosse fine a se stesso, ma che narrasse, attraverso immagini, frasi e proverbi (anche in dialetto)quella che era la reale storia di Cesara e dei suoi abitanti.
Ho quindi chiesto se esistesse una documentazione alla quale attingere, sulla quale costruire una sorta di mostra permanente in cui gli attori fossero i cesaresi, nelle loro gestualità , nei loro momenti di vita, nella loro socialità , proprio per fissare questi istanti e tramandare questo spirito.
Ne è uscito un mosaico variopinto, eclettico, divertente, dolce e talvolta malinconico, che ha costituito il filo conduttore di tutta la realizzazione.
Si è giunti quindi alla doppia funzione degli elementi architettonici, diventati  sostanzialmente âparlantiâ: il banco bar , come  una sorta di rullino che si snoda, racconta una storia, le porte della cucina e della dispensa divengono  spazi espositivi depositari di momenti di vita ;lo spazio tra le due colonne metalliche una cornice ideale  per celebrare lâamico Tiziano( al quale è dedicato il centro ricreativo), Sindaco di Cesara, unitamente allâamico Claudio, che nel corso della loro vita si sono dedicati a Cesara, seppur attraverso ruoli diversi.
Gli stessi tavoli sono libri aperti, e raccontano, in modo semplice e diretto, la loro parte di storia, proverbi e modi di dire.
I diversi colori  dei tavoli e  le sedie con differenti forme, stanno ad indicare che elementi diversi arricchiscono reciprocamente la spazialità , plasmandola e componendola con un risultato comunque armonico, una sorta di metafora della vita.
Così come armonica e variopinta è stata la collaborazione con il gruppo di Cesaresi con i quali mi sono confrontata negli ultimi mesi e dei quali ho profondamente apprezzato la disponibilità  e la schiettezza.
Questo progetto li ha molto coinvolti: la ricerca delle immagini, delle filastrocche, dei proverbi, è stata motivo di incontro, approfondimento di conoscenza reciproca, ricordo del passato, progettualità per il futuro,: di socializzazione nella sua accezione più ampia, creando spunti anche per valorizzare e promuovere , in futuro, il patrimonio storico, documentale ed iconografico esistente, senza in alcun modo dimenticare il passato, dando quindi senso compiuto a quelli che erano i miei intenti progettuali.
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Un grande piacere ed un onore per me lâavere contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto, talmente inconsueto da meritare una progettazione attenta, consapevole e celebrativa di una comunità operosa, unita, motivata, come quella di Cesara.
Su tali basi è nata lâidea di creare un allestimento scenico che non fosse fine a se stesso, ma che narrasse, attraverso immagini, frasi e proverbi (anche in dialetto)quella che era la reale storia di Cesara e dei suoi abitanti.
Ho quindi chiesto se esistesse una documentazione alla quale attingere, sulla quale costruire una sorta di mostra permanente in cui gli attori fossero i cesaresi, nelle loro gestualità , nei loro momenti di vita, nella loro socialità , proprio per fissare questi istanti e tramandare questo spirito.
Ne è uscito un mosaico variopinto, eclettico, divertente, dolce e talvolta malinconico, che ha costituito il filo conduttore di tutta la realizzazione.
Si è giunti quindi alla doppia funzione degli elementi architettonici, diventati  sostanzialmente âparlantiâ: il banco bar , come  una sorta di rullino che si snoda, racconta una storia, le porte della cucina e della dispensa divengono  spazi espositivi depositari di momenti di vita ;lo spazio tra le due colonne metalliche una cornice ideale  per celebrare lâamico Tiziano( al quale è dedicato il centro ricreativo), Sindaco di Cesara, unitamente allâamico Claudio, che nel corso della loro vita si sono dedicati a Cesara, seppur attraverso ruoli diversi.
Gli stessi tavoli sono libri aperti, e raccontano, in modo semplice e diretto, la loro parte di storia, proverbi e modi di dire.
I diversi colori  dei tavoli e  le sedie con differenti forme, stanno ad indicare che elementi diversi arricchiscono reciprocamente la spazialità , plasmandola e componendola con un risultato comunque armonico, una sorta di metafora della vita.
Così come armonica e variopinta è stata la collaborazione con il gruppo di Cesaresi con i quali mi sono confrontata negli ultimi mesi e dei quali ho profondamente apprezzato la disponibilità  e la schiettezza.
Questo progetto li ha molto coinvolti: la ricerca delle immagini, delle filastrocche, dei proverbi, è stata motivo di incontro, approfondimento di conoscenza reciproca, ricordo del passato, progettualità per il futuro,: di socializzazione nella sua accezione più ampia, creando spunti anche per valorizzare e promuovere , in futuro, il patrimonio storico, documentale ed iconografico esistente, senza in alcun modo dimenticare il passato, dando quindi senso compiuto a quelli che erano i miei intenti progettuali.
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